La notizia di non essere tra i 52 selezionati del concorso Tapirulan che aveva STOP come tema, l’ho avuta ieri sera, ma l’aspettavo.

Una questione profondamente mia si affaccia nuovamente.
Se mi guardo vedo una forma che si modifica continuamente e non sono certa che questo sia un’aspetto positivo.
Il fatto di essere nomade, di muovermi in più mondi, di lavorare con linguaggi anche molto diversi tra loro, per me è una cosa naturale, cioè è nella mia natura, ma…

Mi affido alle parole del pazzo in Nostaljia di Tarkoskij:

“Quale antenato parla in me? Io non posso vivere contemporaneamente nella mia testa e nel mio corpo, per questo non riesco ad essere una sola persona. Sono capace di sentirmi un’infinità di cose contemporaneamente. Il male vero del nostro tempo è che non ci sono più i grandi maestri …
Bisogna ascoltare le voci che sembrano inutili, bisogna che nei cervelli occupati dalle lunghe tubature delle fogne dei muri delle scuole, dall’asfalto e dalle pratiche assistenziali entri il ronzio degli insetti. Bisogna riempire gli occhi di tutti noi di cose che siano all’inizio di un grande sogno. Qualcuno deve gridare che costruiremo le piramidi, non importa se poi non le costruiremo. Bisogna alimentare il desiderio. Dobbiamo tirare l’anima da tutte le parti come se fosse un lenzuolo dilatabile all’infinito. (…)”

Il discorso è molto più lungo e di grande ispirazione, se non ve lo ricordate vi consiglio di rivederlo per intero.

https://www.youtube.com/watch?v=WLej34ZQyTM

https://www.youtube.com/watch?v=61wijc_mpGc

Sono tante cose insieme. Lo siamo tutti, forse mi direte.

Sono Sonia Giambrone artista, porto avanti, anche se con lentezza, una ricerca materico-pittorica e una più essenziale-formale; ma sono anche un’illustratrice, lavoro con Studiovagante, quindi mi occupo di grafica, brand identity, animazione e altro; se capita faccio la scenografa, e mi piace anche molto; disegno sempre, amo fare talmente tante cose che non mi sembra il caso di farne l’elenco.

Quindi adesso stop davvero, pubblico qui Stoystop e domani sarà un’altro giorno, con almeno ottanta mondi ad aspettarci*.

A presto 😘

P.S.: Vorrei incontrare oggi un Maestro,
magari essere a Palermo e avere una verifica con Vincenzo Crisafulli…

Ci sono maestri all’ascolto?

*“Il giro del giorno in ottanta mondi” di Julio Cortázar, libro che sto leggendo e che credo citerò ancora.

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