- Ricomincio da qui -
“Siccome la vita è un tessuto continuo, siccome qualsiasi inizio è arbitrario, allora è perfettamente legittimo di cominciare la narrazione in medias res, in un momento qualsiasi.”
Italo Calvino, Lezioni americane
11 Dicembre 2020
Quest’anno ho seguito un corso di scenografia ed è stato bello, molto bello.
Progettare l’effimero e la finzione, immaginare e ideare cose che verranno realizzate, filmate o vissute per un tempo breve e che poi svaniranno.
Disegnare le sembianze di uno spazio immaginando e tracciando i movimenti possibili al suo interno.
Mettere il fuoco sulla sinestesia che si può creare con i sensi tutti accesi. Spazio, forma, materia, luce, colore…
Ragionare poi su quel che vede uno sguardo mirato, selettivo e incorniciato come quello della telecamera.
Insomma c’è tutto un mondo e forse non basta.
Di sicuro non basta una vita. Non può bastare, anche solo per fare alcune della miriade di cose che potremmo fare e che vorrei.
Per questo forse mi ritrovo a 45 anni a fare ancora la schizofrenica, vagando da una cosa ad un’altra e disperdendo quel po’ d’identità, che forse o evidentemente non ho.
Ma non importa.
Detto ciò c’è un fatto e c’è un sogno. Ancora il sogno antico di dare vita a cose inanimate, di far muovere nello spazio un segno fisso.
Durante lo stage finale ho avuto la grande fortuna di avere al fianco Tiziana Amicuzi, architetto, scenografa e maestra appassionata, che mi ha seguito passo passo, anzi a passo uno 🙂 nella realizzazione di quest’animazione.
Eccola, eccoci:
–Noi siamo qui–
Da Le città vaganti di Studiovagante
Milano illustrata
Galleria Vittorio Emanuele II
Grazie a Francesca e Stefano che mi hanno sostenuto e anche lasciato fare, ancora a Marco e Stefano che hanno lavorato al sound e grazie grazie a Tiziana!
P.s. : adesso sono come una bambina che scarta un pacco e scopre che dentro c’è il regalo che aveva chiesto a Nabbo Natale.
Anna crede che se chiude gli occhi e pensa intensamente a qualcosa poi si avvera. Adesso vorrebbe che finisse il virus coronello e prova spesso a fare tutta la procedura, poi riapre gli occhi e dice che forse non ci riesce perché è troppo piccolina. Io le dico di provare ancora.
Miraggio è il titolo del post che dovevo scrivere dopo, e questo dovevo scriverlo prima, ma comunque ci sta ed è tutto un complesso di cose.
Buon natale e bon mirage
A presto
Per fortuna non hai ancora capito qual’è la strada, perche’ così sei ancora in cammino, e ci racconti le tue belle visioni.
Insomma, è tutto un complesso di cose che fa si che non ti fermi qui….
Grazie Sonia, ed al prossimo viaggio….
🙂 grazie a te Carlo!
a presto!!